Tossicofilia, dipendenza e problemi alcolcorrelati
Con il concetto di tossicofilia si indica quel particolare comportamento che porta il soggetto a ricercare gli effetti gratificanti di una o più sostanze psicoattive che vengono assunte al fine di modificare intenzionalmente il proprio stato corporeo e mentale.
Alle esperienze che si sono conseguite di tali modificazioni l’individuo attribuisce un senso ed un significato soggettivo che nel lungo periodo rinforzano il comportamento di assunzione della sostanza mediante l’attribuzione ad esso di una valenza positiva.
Gli effetti gratificanti che insorgono poco dopo aver fatto uso di una sostanza, euforia, sedazione, disinibizione, analgesia, favoriscono l’insorgere di ulteriori effetti più elaborati dal punto di vista cognitivo che, vengono qui cercati dal singolo proprio in virtù della funzione loro attribuita di evasione da situazioni stressanti, ansiogene e penose.
L’espressione disinibita delle proprie emozioni, la ricerca d’identità alternative, relazione che si instaura dunque tra soggetto e sostanza può essere definita di ‘Filia’ dal momento che l’individuo adotta un agire finalizzato, per quanto non necessariamente univoco, coerente, efficace dal punto di vista di una logica utilitaristica, in cui interagiscono particolari come di costruzione del se, degli altri e del mondo.
Se la Tossicofilia è più pertinente alla ricerca di un’esperienza psicologica che non disgiunta da meccanismi neurofarmacologici che la rendono possibile, affonda le sue rasdici in modelli e modalità di consumo culturalmente appresi.
La dipendenza riguarda la condizione in cui l’assunzione di una Droga diventa necessaria per mantenere un certo ‘benessere’ fisiologico.
Nel 1964 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito la tossicodipendenza ‘uno stato di dipendenza psichica o fisica o psicofisica che si sviluppa in una persona che periodicamente o continuamente assume una droga?.
Il termine dipendenza psichica si riferisce al l’incapacità del soggetto di funzionare emozionalmente senza far ricorso alla droga e quindi al bisogno di assumere per ottenere sensazioni di piacere e per evitarme di sgradevoli.
La dipendenza fisica invece quando il soggetto che ha assunto la sostanza in forma cronica smette improvvisamente di usarla e si instaurano i gravi sintomi fisici di astinenza.
In ambito sanitario non esiste la diagnosi di alcolismo ne di conseguenza esiste l’alcolista: benché l’alcolismo non sia una malattia è innegabile che è l’alcol che provochi malattie l’unica diagnosi possibile risulta quella che relativa al rapporto alcol persona e ai disturbi correlati all’uso di alcool.
Per la definizione di tale rapporto si fa riferimento ai criteri indicati da due principali strumenti attraverso i quali clinici e psichiatri classificano in maniera internazionale, i disturbi di malattie mentali: l’ International Statistical Classification of Diseases and Related Health Problems il diagnostic manual of Mental disorders anche DSM-IV-TR.
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