Difficoltà connesse al consumo di bevande alcoliche: come affrontarle?

risposta alla domanda numero 1

Cosa si intende per difficoltà connesse al consumo di bevande alcoliche e qual’è il modo di prevenirle e affrontarle?
Le bevande alcoliche ed il loro consumo accompagnano l’uomo, si può dire da sempre?

Le scoperte archeologiche più recenti dimostrano che l’uomo conosceva il modo di produrre l’alcol per fermentazione da prima di 35.000 40.000 anni fà.

Con l’andare del tempo il bere alcolico ed alcune sue conseguenze, quali ad esempio ubriachezza, venivano accettati quali comportamenti normali.

Più tardi, con lo sviluppo delle civiltà e di progresso tecnologico, alcuni fenomeni connessi con l’uso delle bevande alcoliche, come lo stato di ubriachezza in determinate situazioni, il comportamento aggressivo, cominciano ad essere considerati infrazioni alle nome e difetti morali.

Da un secolo circa alcune conseguenze del bere, come ad esempio le psicosi alcoliche, vengono considerate invece una malattia vera e propria.

Attualmente si accumulano le testimonianze che anche il cosidetto ‘bere moderato sociale, accettabile, permesso’ può provocare disturbi sociali e sanitari anche in assenza di una dipendenza alcolica .

In riferimento al fatto che l’ubriachezza e l’alcolismo ovvero lo stato di dipendenza dall’alcol comportano difficoltà per il singolo, la sua famiglia e la società, è da tempo che si cercano di eliminare ed ostacolare tali danni, escogitando adottando varie misure.

La maggior parte delle conseguenze negative del bere alcolico e dell’alcol dipendenza non è tanto di pertinenza medica quanto di natura socio comportamentale per cui si ha tentato di regolare il consumo delle bevande alcoliche nella società con varie misure:

  • la misure disciplinare
  • i programmi di educazione sanitaria e sociale
  • il proibizionismo

Il primo modello di approccio alla lotta contro le difficoltà legate al bere alcolico è stato quello moralistico.

Secondo tale modello il bere era considerato un vizio morale e la lotta contro di esso era in sostanza un compito delle organizzazioni per la sobrietà che lottavano contro ogni produzione e consumo di bevande alcoliche.

Quando poi il bere divenne un ostacolo serio lo sviluppo tecnologico, caratterizzato da uno sviluppo del traffico stradale della produzione industriale, si adottarono ancora misure limitative e di controllo, anche se l’ alcolismo gradualmente cominciava ad essere accettata come malattia  e si dava avvio a modalità più efficaci di trattamento degli alcolisti.

Parallelamente andava prendendo forma il cosiddetto modello medico, visto come modo nuovo di approccio all’alcolismo.

Va rimarcato che nonostante il trattamento degli alcolisti abbia dato risultati un tempo ritenuti insperati in tutto il mondo, è stato in pratica dimostrato che, in assenza di altre misure, non si possono risolvere tutte le difficoltà legate all’assunzione di bevande alcoliche.

Sotto questo profilo anche il modello medico ha finito con lo svelare i propri limiti.

Si può intanto constatare che:

1 – il numero degli alcolisti in trattamento mostra un lieve ma continuo aumento
2 – è pure un aumento il consumo di bevande alcoliche.
3 –  il bere, quale espressione di un determinato comportamento, è adottato da gruppi di popolazioni più giovani.
4 – sono sempre più giovani vengono ricoverate negli ospedali per alcolismo.
5 – rispetto agli uomini il numero relativo alle donne alcoliste sta aumentando .
6- è sempre maggiore il numero dei letti , delle istituzioni e dei quadri operativi,  che vengono predisposti per la cura dell’alcolismo.
7- è sempre maggiore numero della psicosi alcoliche e degli altri gravi complicazioni della salute nel momento in cui viene iniziato trattamento.
8 – nelle varie regioni del mondo dove una volta si beveva esclusivamente vino, si tende a bere anche superalcolici.
9- aumenta il numero dei problemi di carattere non medico, legate al consumo di bevande alcoliche.

Basta accennare al fatto che ad esempio nella sola Croazia, gli etilisti trascorrono  negli ospedali psichiatrici mezzo milione di giornate di ricovero all’anno.

Tutto ciò reclama la necessità di elaborare un programma per combattere tutte le difficoltà causate dal consumo di alcolici, siano esse natura medica o no.

Il modello medico per la lotta i problemi legati al consumo di bevande alcoliche sempre più esteriormente viene sostituito da quello medico sociale.

Sembra che il modo migliore di intervento sia quello di organizzare,  a livello locale, un programma di assistenza e di promozione della salute mentale, nel quale poteva anche inserire, in un modo più specifico, il programma di lotta contro le difficoltà legate al consumo di bevande alcoliche.

Il programma comunale a sua volta dovrebbe contenere i programmi delle comunità locali, i programmindelle organizzazioni di base del lavoro associato, i programmi delle scuole elementari e delle scuole professionali è così via.

Il contenuto minimo del programma dovrebbe consistere nell’educazione sanitaria e sociale che consenta ad ogni membro della società autotutelarsi e auto aiutarsi.
La nuova legge sulla protezione sanitaria che è stata introdotta dalla RSD Croazia primo gennaio dell’81 asseconda tale programma in quanto il ruolo principale per la protezione ed il miglioramento della salute viene dato al servizio primario di assistenza e protezione sanitaria di base, al medico generico,  al medico della medicina del lavoro, al medico scolastico, al medico dentista e alle loro equipe.

La legge inoltre accetta anche il principio di autoprotezione e autoaiuto nell’ambito dei programmi per la fondazione sanitaria.

Tratto da: Vincere l’alcolismo di Vladimir Hudolin – edizioni PIEMME 1982

Le 12 domande sull’Alcolismo del prof. V. Hudolin nel 1980

I principali modelli teorici per i problemi alcolcorrelati: teorie socio-culturali

I principali modelli teorici per i problemi alcolcorrelati: Il Modello Medico

Le Malattie dell’alcol: lo Stato di Ebbrezza Patologica

Alterazioni nervose e psichiche in conseguenza dell’ alcolismo.

Lo stato di ebbrezza patologica.

A parte l’ubriachezza acuta dell’alcolista, nella letteratura viene molte volte descritta una ubriachezza detta patologica, nonostante questo termine possa far nascere un ambiguità.

Se esiste un ubriachezza patologica, infatti, si potrebbe presupporre l’esistenza anche di un’ubriachezza che non lo sia, nonostante che tutte le ubriachezze rappresentino una condizione patologica.

Malgrado altri termini proposti per questo quadro clinico, il termine ebbrezza patologica continua ad essere usato nella letteratura medica, e bisogna mantenerlo finché non se ne trova uno migliore.

Si tratta di una ubriachezza acuta e pericolosa, caratterizzata da gravi disturbi psichici della persona ubriaca.

Può manifestarsi nella persona che si ubriaca per la prima volta e nei bevitori moderati, ma più spesso nello stato di ebbrezza dell’alcolista.

Lo stato di ebbrezza patologico si può verificare già dopo le assunzioni di una quantità di alcol relativamente piccola.

I disturbi principali consistono in uno stato confusionale, in un marcato comportamento aggressivo ed in una successiva amnesia totale o almeno parziale di tutto quanto è successo durante lo stato di ebbrezza patologico.

Il pericolo che deriva da una tale persona è particolarmente grave, tanto più che l’ubriaco in un tale stato non sempre manifesta chiari segni esteriori di uno stato di ebbrezza, oppure di un comportamento anormale.

Lo stato di ubriachezza patologico si conclude di solito con il sonno, per quale l’ammalato si sveglia dopo alcune ore e non ricorda nulla di quanto è successo, oppure lo ricorda sono in parte.

In questo stato la persona ubriaca può avere un attacco epilettico.

Non si è tutt’ora stabilita la causa per cui lo stato di ebbrezza patologico si verifichi in alcune persone e altre no.

Alcuni ritengono che la causa sia la predisposizione di certe persone.

Tratto da: ‘ Vincere l’Alcolismo’ – una moltitudine di esistenze bruciate, la pace perduta di molte famiglie, un nemico sottovalutato. La necessita di conoscere ciò che si deve sconfiggere- Vladimir Hudolin (1993)

I principali modelli teorici per i problemi alcolcorrelati: approcio familiare sistemico

Approcio familiare sistemico

(approcio-familiare-sistemico ai problemi alcol-correlati)

L’approccio familiare sistemico può essere sinteticamente considerato l’ambito teorico cui si riferiscono diversi paradigmi terapeutici accomunati dal attenzione alle relazioni più che agli individui, al qui ed ora più che al passato (terapia sistemica in senso stretto, terapie strategiche e terapie strutturale).

La teoria sistemica inizialmente fu applicata allo studio della schizofrenia: l’articolo “verso una teoria della schizofrenia” pubblicata nel 1956 da Bateson, Jackson, Haley e Weakland viene considerato come la nascita della concezione sistemica della famiglia e lanciò verso la fama mondiale il gruppo fondato negli anni 50 da Beatson per studiare la comunicazione.

Unendo lo studio sulla comunicazione alla teoria generale dei sistemi di Von Bertalanffy (1968) e alle idee del cibernetica, la famiglia viene considerata come un sistema di parti interconnesse che si autoregola attraverso meccanismi dei retroazione.

L’iniziale terapia sistemica si è poi suddivisa in diversi modelli e scuole ed è stata considerata applicabile a qualsiasi tipo di disturbo psicologico evitando tuttavia qualsiasi considerazione eziologica di tipo nosografico ma facendo risalire ogni sintomo psicologico (uso di alcol e droghe compresi), ad una disfunzione del sistema.

Il sistema preso in considerazione è il sistema familiare di cui nelle diverse formulazioni vengono sottolineati aspetti diversi: l’omeostasi familiare e paziente designato (Jackson Weakland, 1961), la pragmatica della comunicazione (Watzlavick, Jakson Beavin, 1967), il potere ed il controllo (Haley, 1976), struttura, confini, disimpegno, invischiamento (Minuchin, 1974).

Le diverse terapie familiari si sono occupate e si occupano dunque di problemi alcolcorrelati senza proporre un’ipotesi specifica sulla loro eziologia e, nonostante la derivazione sistemica, raramente considerano oggetti di studio più ampi della famiglia.

Gregory Bateson, riconosciuto da tutte le scuole di terapia familiare come loro precursore e fondatore, si è sentito tradito dalla traduzione del proprio pensiero in pratiche terapeutiche codificate e circoscritte e si è dedicato fino alla sua morte allo studio di una epistemologia globale che trascendesse ogni applicazione terapeutica basata sulle sue idee (Bertrando, Toffanetti, 2000).

I principali modelli teorici per i problemi alcolcorrelati: Teorie della personalità

I principali modelli teorici per i problemi alcolcorrelati: Teorie psicodinamiche

I modelli teorici per i problemi alcolcorrelati:l’approcio ecologico-sociale

I principali modelli teorici per i problemi alcolcorrelati: Il Modello Medico

I principali modelli teorici per i problemi alcolcorrelati: Il Modello Morale

approcio-familiare-sistemico ai problemi alcolcorrelati

Free website hits

Le Malattie dell’alcol: la psicosi di Korsakoff

La Psicosi di Korsakoff

La psicosi di korsakoff dell’alcolista viene così chiamata in omaggio al grande psichiatra russo Korsakoff, che è stato il primo a descrivere questa malattia.

Si tratta di una vera e grave turba psichica, abitualmente accompagnata anche da un lesione dei nervi periferici, la cosiddetta polineuropatia alcolica, per cui la malattia viene anche chiamata psicosi Polineuritica.

La malattia si evidenzia e con un rapido decadimento intellettuale dell’alcolista.

L’ammalato dimentica; egli ricorda gli avvenimenti recenti, con crescente difficoltà; spesso egli è distratto è irrequieto.

Dal momento che il malato dimentica alcuni avvenimenti si verificano, come si dice a volte, dei “buchi” nei suoi ricordi.

Questa mancanza di ricordo viene sostituita dall’amalato con riferimenti e avvenimenti inventati e ciò viene scientificamente chiamato confabulazione.
Così, per esempio, l’ammalato che non riconosce il suo medico, lo saluterà come un compagno di osteria, incontrato la sera prima, malgrado egli si trovi in ospedale già da parecchi giorni.

La malattia di Korsakoff è una gravissima complicazione dell’alcolismo.

In un terzo dei casi non è possibile alcun recupero, per un altro terzo sono possibili alcuni miglioramenti e soltanto il restante gruppo può guarire, se le cure vengono prestate tempestivamente.

Ancora poco tempo fa si riteneva che non si potesse ottenere alcun risultato con il trattamento della malattia di Korsakoff.

A volte disturbi psichici, simili a quelli che si verificano nella psicosi di Korsakoff, possono insorgere anche in seguito ad altre malattie e non devono necessariamente essere soltanto una conseguenza dell’alcolismo.

In questi casi, di solito, non via polineuropatia.

La psicosi di Korsakoff si verifica in alcolisti nei quali, dopo un annoso alcolismo, si instaurano gravi lesioni del tessuto cerebrale.

La lesione del cervello si evidenzia con un atrofia del cervello.

L’atrofia colpisce qualche volta in modo particolare la corteccia cerebrale nelle regioni frontali; più comune è una combinazione dell’atrofia corticale e sottocorticale.

 

Le Malattie dell’alcol: lo Stato di Ebbrezza Patologica  

Tratto da: Vincere l’Alcolismo- una moltitudine di esistenze bruciate, la pace perduta di molte famiglie, un nemico troppo spesso sottovalutato. La necessità di conoscere ciò che si deve sconfiggere   di Vladimir Hudolin

 

Le Malattie dell’alcol: delirium tremens

Alterazioni nervose e psichiche in conseguenza dell’alcolismo

delirium tremens

Il delirium tremens è il disturbo più noto e il più grave scompenso psichico acuto nel corso dell’alcolismo solo quando l’alcolismo è iniziato da almeno cinque anni.

Nella maggior parte dei casi si manifesta all’improvviso, acutamente, soprattutto se l’alcolista viene colpito da un’altra malattia acuta come broncopolmonite, febbre, in seguito ad un intervento chirurgico, ferite eccetera.

Nel delirium tremens l’ammalato ha molti disturbi di carattere fisico psichico: irrequietezza, paura, confusione, allucinazioni, sudorazione e febbre.

È possibile anche che si verifichi all’improvviso un arresto cardiaco come complicazione estrema.

Le cure devono essere accuratamente iniziate in un ospedale del reparto di cura intensiva, va rimarcato che malgrado i metodi attuali di trattamento muore 8/ 15% degli ammalati colpiti da delirium.

Non è sufficiente solamente guarire il malato dai disturbi acuti del delirio ma bisogna  in seguito trattare l’alcolismo. Se non viene fatto appena dimesso dall’ospedale l’alcolista ricomincia a bere e spesso ricade di nuovo nello stato di delirio durante il quale può morire.

Eccezionalmente il delirium tremens si può verificare anche nella prima adolescenza quando il bere inizia già durante l’infanzia.

A volte detta complicazione puoi esordire in modo insolito ed evidenzia sin da prima come palesi soltanto di notte: molti sogni paura, confusione ed insonnia, sudorazione, tachicardia mal di testa,  per molto tempo alcolista resta più o meno normale.

A volte questo stato viene chiamato pre delirio.

Alcuni pensano che il delirium tremens si verifichi a chi ha smesso improvvisamente di bere e quindi secondo questo ragiornamento esso si verificherebbe più spesso nelle persone in ricovero coatto oppure in quelle che improvvisamente smettono di bere.

Oggi l’improvvisa interruzione del consumo di alcolici non presenta alcun pericolo se l’alcolista viene contemporaneamente inserito in un trattamento.

Si parla eccezionalmente cosiddetto delirium tremens del neonato da madre alcolista quando il neonato viene improvvisamente privato dell’acqua che fino a quel momento gli arrivava  dal sangue della madre e si instaura un grave stato di privazione alcolica che lo può portare alla morte.

Sotto verranno menzionate le malformazioni e ritardi mentali, fetopatia alcolica dei bambini nati da donne alcoliste o che bevevano durante la gravidanza.

Tratto da: Vladimi HudolinVincere l’Alcolismo– una moltitudine di esistenze bruciate, la pace perduta di molte famiglie, un nemico spesso sottovalutato. La necessita di conoscere ciò che si deve sconfiggere- PIEMME 1993

 

Le Malattie dell’alcol: la Sindrome di Confine 

Che cosa è la dipendenza dall’alcol o alcolismo?

Le Malattie dell’alcool: alcolismo ed ansia

Alcolismo ed ansia:

È assai frequente scoprire nei casi di alcolismo, la presenza di stati ansiosi.

Sono presenti di solito quando gli alcolisti non sono in un periodo in cui bevono molto e sono in relazione con l’astinenza fisiologica.

L’ansia può anche essere presente come manifestazione di un conflitto psicologico.

La frequenza dell’ansia nell’alcolismo ha contribuito a far si che i medici prescrivessero continuamente agli alcolisti tranquillanti minori come il Librium ed il Valium.

Questi sono utili nella fase di astinenz, a ma controindicati per il mantenimento, dal momento che gli alcolisti corrono il rischio di assuefarvisi.

Si dovrebbe notare che alcune manifestazioni di astinenza possono durare fino a 3, 12 mesi.

Questo periodo prolungato è stato descritto come Sindrome di astinenza protratta e la sua terapia è descritta nel capitolo  sulle “complicazioni psichiatriche e neurologiche dell’alcolismo”.

L’alcolismo può entrare come componente in stati di ansia fobica e disturbi panici poiché gli individui che ne sono affetti si volgeranno all’alcol per trovare sollievo all’intensa reazione panica.

In tal caso si tratta evidentemente di alcolismo secondario.

Il disturbo panico primario può essere trattato con medicinali antidepressivi, specialmente imipramina.

Con il miglioramento disturbo panico l’alcolismo si risolve.

 

Tratto da Sheldon Zimberg (1982)- La cura clinica dell’alcolismo- Ferro Edizioni Milano.

Tutte le ricerche sull’alcolismo si imbattono o si scontrano, notoriamente con ostacolie difficolta ricorrenti, Tra questi un ‘eccesso di semplificazione’ , che riduce il problema ad uno dei suoi dettagli o ad uno dei suoi aspettie, più spesso ad un eccesso di informazioni, che si annoda in confusa ed intricatamescolanza di elementi, a r4ifletterela complessità della quewstione senza chiarirla.

Era il 1982, era il back-ground culturale da cui si diffuse il Metodo Hudolin in Italia.

I principali modelli teorici per i problemi alcolcorrelati: Il Modello Medico

Le Malattie dell’alcol: la gelosia e la psicosi di persecuzione

Buy cheap website traffic